News da Salerno

domenica 4 settembre 2011

SERIE D: IL SALERNO CALCIO BATTE IL PALESTRINA 2-0

SALERNO CALCIO: BUONA LA PRIMA!
Davanti a circa 5mila spettatori, nella prima del campionato di serie D, la Salerno Calcio supera il Palestrina con il risultato di 2-0. I gol, giunti nella ripresa, portano la firma entrambi di Mounard. Al 51' l'attaccante blaugrana porta in vantaggio i padroni di casa con una rasoiata bassa nell'angolo che supera il portiere laziale per il momentaneo 1-0. Il raddoppio giunge all'85' con Mounard che fa partire una staffilata a mezza altezza che si va ad infilare nuovamente nell'angolino basso alle spalle dell'estremo difensore Del Duchetto.
Domenica prossima i blaugrana saranno di scena in terra laziale a Marino contro i temibili padroni di casa quest'oggi vittoriosi a Fidene per 2-0. (Redazione TVOGGI Salerno)

domenica 21 agosto 2011

CETARA, FA IL BAGNO GLI ARRIVA UN MATTONE IN TESTA

Cetara. Paura sulla spiaggetta della Torretta a Cetara in costiera amalfitana: un mattone si è staccato dal muretto del parcheggio del ristorante che sovrasta la piccola insenatura e ha colpito una bagnante proprio nel giorno della tragedia di Amalfi . La donna, un’insegnante di Cava de Tirreni  di 43 anni, era seduta accanto ai suoi figli quando ha sentito un forte botto. Il mattone rimbalzato tra i sassi della spiaggia l'ha colpita alla parte bassa della schiena, all'altezza di una natica. Qualche minuto prima la signora era intenta a prendere il sole distesa sull'asciugamano, pertanto le conseguenze potevano essere ben più gravi. Una vera e propria tragedia sfiorata, quella che si è consumata ieri mattina sulla spiaggia della torretta a Cetara, molto frequentata da cavesi e salernitani. Secondo la testimonianza degli stessi bagnanti tutto è accaduto in pochi attimi, senza alcun segno di preavviso. La signora, che era giunta in spiaggia con la sua famiglia, il marito e i tre figli, era tranquillamente seduta sul suo telo da spiaggia, a pochi passi dal bagnasciuga quando ha sentito il tonfo. Non ha avuto tempo di comprendere quanto accaduto. Il mattone, che si era staccato dal muro del parcheggio che sovrasta la spiaggia, rimbalzando sui sassi l'ha colpita ad una natica, procurandole una vistosa ferita. La donna è rimasta per qualche minuto in preda allo spavento, avvertando anche un malore. Mentre il resto dei bagnanti impauriti si sono allontananti dal luogo del crollo, la donna è giunta in ospedale. Al pronto soccorso del Santa Maria dell'Olmo i medici hanno medicato la ferita, dalla quale fuoriusciva parecchio sangue misto a pus. Le hanno poi raccomandato di restare a casa per tenere scoperta la parte colpita, e di seguire una terapia antibiotica. La disavventura della donna rischia di avere brutte conseguenze. È evidente, visto che non si tratta di un sasso della scarpata, che si dovranno accertare eventuali responsabilità, relative alla corretta manutenzione del muretto dal quale si è distaccato il mattone finito sulla spiaggia, che ha colpito l'ignara signora. (redazione Positano News)

domenica 31 luglio 2011

La costiera amalfitana si visita anche in volo

Da Ravello ad Amalfi fino a Positano e ritorno a Pontecagnano, la costiera amalfitana offre anche dei voli turistici, non solo by road o by boat ma anche by fly . Enjoy with us on the sky sembra dirci Barba. La Costiera Amalfitana è il tratto di costa che da Punta Campanella, promontorio non lontano da Sorrento, giunge, tra dirupi e grotte, a Vietri sul Mare, alle porte di Salerno. Si tratta di un arco di terra e mare che non ha probabilmente eguali al mondo. La terra, infatti, si riduce a ben poca cosa, perché i Monti Lattari precipitano a mare spesso in verticale, creando solo qua e là insenature adatte agli insediamenti umani. Questi, pertanto, si sono dovuti adattare ed hanno inventato soluzioni abitative che stupiscono ancora oggi: Positano è un paese arrampicato sulle rocce e le case gravano sulle case; Amalfi sembra una razza adagiata sulla costa, la cui coda penetra a fondo tra i monti incombenti alle sue spalle; Atrani si mimetizza, piccolissima, tra tornanti e speroni; Ravello, infine, autentica scheggia di paradiso in terra, è fiorita non si sa come su una scarpata aerea, un piatto giardino pensile sospeso tra cielo e mare, tanto la terra sembra inessenziale. Su tutto, poi, la storia ha steso il suo lembo, ed ha modellato architetture, terrazzamenti, coltivazioni. Gli archetti del Chiostro del Paradiso di Amalfi o di Villa Rufolo di Ravello; le piantagioni di limoni, i colori della vegetazione mediterranea, i riflessi del mare e le polle zampillanti dalle rocce: dagli arabi a Boccaccio, dal Tasso a Gide, tanti intellettuali ed artisti hanno amato e cantato la "Divina" Costiera. La quale, tuttavia, svela poco alla volta i suoi segreti, che esigono occhi attenti e cura per il particolare. A meno che non si abbia la possibilità di visionarla dall'alto, da un velivolo. Se la giornata è bella (ed in Costiera il sole vince quasi sempre le nuvole) lo spettacolo che regala un volo tra mari e monti è indescrivibile: i centri abitati, sparsi come greggi qua e là, fluttuano tra l'azzurro ed il verde e paradossalmente è proprio quando i confini sfumano che i particolari irrompono e balzano agli occhi. Ecco allora un bagliore improvviso sulla superficie dell'acqua, un campanile maiolicato colpito da un raggio di sole, un frammento di macchia mediterranea arruffato tra rocce e case, il giallo intenso dei limoni, che dall'alto sembra la pennellata di un pittore impressionista. Per chi desidera sperimentare queste emozioni estetiche ed intellettuali, il giovane pilota Antonio Barba mette a disposizione la sua passione e la sua professionalità, affinata da una formazione rigorosa e da una conoscenza attenta della Costa d'Amalfi, nella quale è nato e cresciuto. Per informazioni sui voli turistici contattare il  visitare http://www.antoniobarba.net Antonio Barba. Tel.: 3663689435 (Redazione Positano News)

venerdì 29 luglio 2011

PAESTUM: SEQUESTRO DI REPERTI ARCHEOLOGICI NELLA NECROPOLI

Scoperte dai finanzieri della Compagnia di Agropoli, unitamente alla Soprintendenza di Salerno, Ufficio Scavi di Paestum, alcune tombe antiche in un area agricola di Paestum. Le fiamme Gialle, dopo una segnalazione di un turista che durante una passeggiata si era imbattuto in una buca al cui interno era presente una tomba antica, recatesi sul posto hanno riscontrato l’effettiva presenza dello scavo segnalandolo immediatamente alla Soprintendenza dei Beni Archeologici che iniziava le operazioni di recupero. Sebbene, la Tomba è risultata, purtroppo, già in parte depredata dai cosìdetti “tombaroli”, il tempestivo intervento delle Fiamme Gialle ha consentito di evitare che cadessero nelle mani dei mercanti un vaso, altri piccoli oggetti appartenenti al corredo funebre e le pareti della tomba che per l’ottimo stato di conservazione e per la bellezza dei suoi dipinti gli avrebbero sicuramente garantito un lauto guadagno, valutato dalla Soprintendenza oltre i 2.000.000 di euro. Nel corso degli ulteriori scavi effettuati nelle adiacenze sono state rinvenute altre tre tombe, che allo stato sembrerebbero non violate dai “tombaroli” e per le quali sono tuttora in corso le operazioni di recupero. Inoltre, nella stessa giornata, nel corso di una perquisizione in un abitazione di Capaccio, la Compagnia della Guardia di Finanza di Agropoli ha sequestrato anche due anfore romane, occultate in uno scantinato, ancora in ottimo stato di conservazione. Il detentore è stato deferito alla competente A.G. Le due anfore sono state affidate al Museo archeologico di Paestum. (redazione TVOGGI Salerno)

domenica 24 luglio 2011

ATTENTATO DI OSLO: DUE SALERNITANI SFUGGONO ALLA MORTE

Momenti di panico e di apprensione per la tragedia di Oslo anche nel Vallo di Diano. Stanno bene, per una serie di fortunate circostanze, Franco ed Elia Luongo, i due fratelli originari di Buonabitacolo che lavorano in un ristorante italiano in pieno centro di Oslo, a pochi passi dal luogo dell'esplosione che ieri, alle 15 e 26, ha raso al suolo buona parte del centro cittadino provocando almeno 7 morti. Una tragedia di portata immane, che ha rappresentato il primo atto di un vero e proprio attacco militare alla Norvegia. Fortunatamente dal dramma norvegese sono usciti illesi Franco Luongo, 40 anni, e suo fratello Elia, 41, originari di Buonabitacolo, che lavorano entrambi presso il ristorante Santinos, nel pieno centro di Oslo. Vivi e illesi per fortuna entrambi, ma ovviamente i familiari residenti a Buonabitacolo hanno vissuto momenti drammatici e di alta tensione, man mano che le notizie sugli eventi di Oslo venivano diffuse. Sono state una serie di fortunate circostanze a salvare i due fratelli Luongo: Elia, in Norvegia da 15 anni, è lo chef che gestisce la cucina del ristorante Santinos, e al momento dell'esplosione non era ad Oslo perché in ferie. Ha visto invece davvero la morte con gli occhi Franco, il fratello di un anno più piccolo, che al momento della terribile esplosione si trovava su un tram in pieno centro cittadino per recarsi al lavoro nel ristorante italiano che è rimasto pesantemente danneggiato dall'autobomba. Franco raccontata di scene apocalittiche e di caos totale nel centro di Oslo, tra morti e feriti,ambulanze, sirene ed esercito schierato. (redazione TVOGGI Salerno)

venerdì 22 luglio 2011

A3 SALERNO - REGGIO CALABRIA: APERTO IL NUOVO TRATTO CONTURSI - SICIGNANO

L’Anas ha aperto al traffico un nuovo tratto a tre corsie per senso di marcia sulla nuova autostrada Salerno-Reggio Calabria, tra Contursi Terme e Sicignano degli Alburni, in provincia di Salerno. Alla cerimonia, sono intervenuti l’Assessore alla Viabilità e ai Trasporti della Regione Campania, Sergio Vetrella, il Presidente della Provincia di Salerno, Edmondo Cirielli, il Sindaco del Comune di Contursi Terme, Graziano Lardo e il Presidente dell’Anas, Pietro Ciucci. “Con l’apertura al traffico del tratto tra Contursi Terme e Sicignano degli Alburni - ha dichiarato il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti Altero Matteoli – l’ammodernamento dell’autostrada A3 Salerno-Reggio Calabria compie un altro significativo passo in avanti. Oltre 120 km consecutivi completati e 240 complessivamente, rappresentano un risultato apprezzabile che ci proietta verso il 2013 quando oltre 380 km saranno del tutto ammodernati. E’ un impegno che confermiamo. Ringrazio l’Anas, le imprese, i tecnici e tutti gli operatori - ha concluso Matteoli - per l’impegno profuso e auspico che si possa procedere con ritmi intensi al prosieguo della realizzazione dell’intera opera”. “Abbiamo rispettato gli impegni assunti - ha affermato il Presidente dell’Anas Pietro Ciucci – e oggi, a distanza di meno di un mese dall’inaugurazione di Battipaglia, consegniamo all’utenza un tratto importante, da Contursi a Sicignano, della nuova autostrada Salerno-Reggio Calabria. Entro la fine di luglio, prima del grande esodo estivo, con le ulteriori aperture al traffico programmate, l’autostrada sarà percorribile, senza interruzioni e restringimenti, per oltre metà della sua lunghezza. In Campania, l’intero tratto da Salerno a Padula-Buonabitacolo, 108 km consecutivi, sarà definitivamente completato: oltre 53 km di nuova autostrada con tre corsie per senso di marcia e 55 km a due corsie per senso di marcia, più la corsia di emergenza su tutta la tratta”. Entro la fine di luglio è prevista l’apertura al traffico del tratto in prossimità dello svincolo di Pontecagnano e di quello che va dallo svincolo di Padula-Buonabitacolo al confine regionale, in Campania, nonché di un ulteriore tratto di circa 6 km tra Altilia-San Mango, in Calabria. “Nel solo mese di luglio – ha precisato il Presidente Ciucci – avremo aperto al traffico nel tratto campano della nuova A3, opere infrastrutturali per un valore economico pari a oltre 500 milioni di euro (Battipaglia,Contursi-Sicignano, Pontecagnano e Padula Buonabitacolo-confine regionale), per un investimento complessivo, nel territorio regionale, di oltre 1,3 miliardi di euro”. “Considerati i tratti già ammodernati in Basilicata ed in Calabria – ha proseguito Pietro Ciucci – entro la fine di luglio, circa 240 km della Salerno-Reggio Calabria saranno completati e di questi ben 121 km consecutivi saranno percorribili proprio nel tratto iniziale, dove il volume di traffico costituisce circa il 70% dell’intero traffico autostradale”. Il tratto inaugurato oggi (dal km 47,800 al km 53,800) ovvero dallo svincolo di Contursi Terme a Sicignano degli Alburni, è lungo complessivamente 6 km, con tre corsie di marcia più la corsia di emergenza. L’impresa Pizzarotti S.p.A., esecutrice dei lavori, ha dovuto affrontare notevoli problemi di ingegneria e numerose difficoltà operative, in particolare per lo scavo delle gallerie, a causa della complessità geologica dei terreni attraversati dal tracciato autostradale. Il progetto di adeguamento, inoltre, ha necessariamente dovuto contemperare l’esigenza di garantire, per tutto il periodo di esecuzione dell’opera, l’esercizio dell’autostrada, in particolare, assicurando due corsie utili per ciascun senso di marcia, specialmente nei periodi di esodo. Le opere d’arte principali realizzate sono la galleria naturale Sant’Angelo (980 metri in carreggiata Sud e 923 metri in carreggiata Nord) e la galleria naturale San Michele (870 metri in carreggiata Sud e 574 metri in carreggiata Nord), il viadotto Farneta, il viadotto Tanagro, il viadotto Molino e 2 cavalcavia realizzati per ricostituire la viabilità locale. L’importo complessivo dell’intervento ha richiesto da parte dell’Anas un investimento di 223 milioni di euro. “Che cosa sia la nuova A3 – ha concluso Pietro Ciucci - è evidente proprio nel tratto campano, dove quelle curve cieche, quei tratti stretti e tortuosi privi di corsia e di aree di emergenza, quelle pendenze eccessive, che caratterizzavano il vecchio tracciato, sono ormai un lontano ricordo, già prima di aver completato la totalità dei lavori. Ma il forte impegno di Anas per la nuova Salerno-Reggio Calabria non si ferma in Campania.” (Redazione TVOGGI Salerno)

sabato 25 giugno 2011

Emozioni di viaggio a Pisciotta dove il Cilento sa di Grecia

di Giuseppe Liuccio
La macchina arranca tra tornanti ombreggiati nel regno dell'ulivo, che ha memoria di secoli e sa di Grecia.Sulle colline scoscese a conquista di battigia la brezza sbriglia, leggera, il bigio del fogliame. L'erba fresca di brina è tappeto verde con gli arabeschi giallognoli delle reti lasciate lì dal tempo della raccolta. I passeri in amore impazzano ebbri di luce e voli: Il tunnel verde mi accompagna per un chilometro con squarci improvvisi di azzurro su scaglie di mare fino all'apertura en plein air della strada che costeggia, ardita, il calanco a ferita di vallone, che scende dalle montagne di Mandia. E' il regno del finocchietto selvatico, della mentuccia spontanea, dell'agave che minaccia trafitture al cielo, della macchia di lentischi e mortelle, che ridono di sole nei fiori virginei, delle ginestre, che esplodono, vanitose, nella sensualità dell'oro effimero: I profumi della campagna, misti all'acre di iodio e sale a trasmigrazione delle onde, sono zaffate a recupero di infanzia lontana e stemperano, in parte, la indignazione per quella strada, eterna incompiuta, che penetra nel verde dei monti e, nelle intenzioni, dovrebbe bypassare la frana della costa. Ad una svolta l'insegna mi indica Rodio, sulla sinistra. Ci manco da un pò di anni, ma ho ricordo nitido di una limpida giornata autunnale con la strada ad arredo spontaneo di corbezzoli con le bacche mature, gocce di sangue nel verde lustro delle foglie, con i pettirossi a stormi in picchiata a caccia di cibo saporito, la minuscola piazza del borgo con il Palazzo Baronale, che fu proprietà dei Cavalieri di Malta, che furono prima di Rodi e che, forse, diedero il toponimo alla contrada. Sono sberleffi della storia quei mascheroni a fregio di dimora gentilizia. Ma che ci facevano da queste parti i Cavalieri di Malta? E' uno dei tanti misteri/interrogativi della storia cilentana. E' un tarlo di "curiositas" che mi perseguita man mano che la macchina caracolla giù per i tornanti per approdare a Pisciotta. Qui mi intriga, come sempre, quella scalinata a conquista di cielo di sagrato, dove riluce, nella gloria del sole, la facciata dell'imponente Parrocchiale.
Era di Pisciotta Giuseppe Pagano, che capeggiò la rivolta del 1848 e guidò le folte schiere dei rivoluzionari di tutto il circondario per seguire Costabile Carducci, cuore e mente del Risorgimento Cilentano. Un ricordo doveroso, prima che mente cuore ed anima si dilatino e si ubriachino di sole e mare dalla balconata del Palazzo Marchesale, che si spalanca su orizzonti di infinito. E nel dormiveglia da smemoramento faccio il pieno di emozioni in quell'ansa di mare che racconta, con la nenia della risacca, miti e leggende di amori contrastati tra ninfe e semidei, lacerazioni di partenze da emigrazione, ritorni per nostalgia d'amore. Il mio pellegrinaggio continua nel centro storico nel saliscendi di vicoli a ferita di case e palazzi gentilizi con aperture improvvise a squarci di mare fino alla piazzetta raccolta, che fu teatro di eventi letterari di respiro nazionale nel nome di Sandrino Pinto. Non mi sottraggo al richiamo dell'aria iodata e punto alla Marina, a perlustrazione di torri costiere o a respirare atmosfere d'altri tempi tra ruote, presse e "friscoli" del Frantoio Antico, monumento alla storia prestigiosa dell'olivicoltura del territorio, che è stato e resta regno della "pisciottana", appunto.Risalgo con nelle narici il pizzicore di iodio e sale  e negli occhi la visione di scenari di incanto. Poche centinaia di metri e mi si spalanca dinanzi il delirio di sole e mare di Palinuro con quel tozzo braccio di terra, che, balena spiaggiata, ammara con il carico di case ardite e vegetazione spontanea a dirupo di promontorio. A Caprioli il nocchiero di Enea dorme nel cenotafio di pietra sulla collina all'ombra degli ulivi. E mi risuona nella mente l'emistichio virgiliano a memoria dei lontani anni della scuola: "Aeternumque locus nomen Palinuri habebit..."